Progetto: Arch. Nicola Boccaccini,Arch. Niccolai Luca, Arch. Menichini Galileo, Arch. Di Vecchio Chiara, Arch. Batistoni Elisabetta, Arch. Bianchi Barbara, Dott. Botazzoli Patrizia Orsola, Arch. Filidei Deborah, Ing. Giometti Luca, Arch. Giovannini Sabrina, Ing. Guidi Michela, Dott. Martini Elvio, Arch. Ristori Sergio, Dott. Sani Alessandra, Arch. Vercelli Silvia, Arch. Perelli Andrea, Geologo Mariotti Bianchi Cristina, Ing. Pisano Francesco, Arch. Tolaini Alessandro, Arch. Rino Pagni, Arch. Annunziata De Comite, Arch. Francesca Serpa, Arch. Giovanni Santi.
Intro
Il progetto della Piazza di Capannori è un’occasione importante che potrebbe permetterci di entrare in alcuni circuito virtuosi di promozione della progettazione del paesaggio, in quanto struttura portante dello spazio pubblico e della produzione di cultura sociale nello spazio urbano.
Raccontare la modalità di creazione di questo spazio melmoso giusto e non relegare il verde a mera decorazione applicata come un colore alla struttura architettonica sarebbe un errore e una pratica ne’ virtuosa ne’ tanto meno contemporanea.
Il verde è un materiale e determina la forma dell’architettura a volume 0 tanto quanto un cemento o uno scalino e una rampa.
Vorremmo provare almeno a raccontare il processo ideativo nel modo giusto anche se non si è proceduto in questo senso.
La piazza Aldo Moro, primo tassello di un’aspirazione alla rigenerazione urbana della città di Capannori, diviene esempio di un metodo di agire e pensare oltre che elemento rappresentativo del ruolo che la città aspira rivestire nuovamente nel sistema dei “40 paesi”componenti il comune.
L’esperimento progettuale ha messo a lavoro i tre gruppi di progettazione vincitori del concorso per la rigenerazione urbana della città di Capannori che hanno fatto l’immenso sforzo di sintetizzare visioni architettoniche e paesaggistiche simili nelle finalità ma estremaente differenti nel processo creativo e funzionale.
Il progetto costruisce il fulcro di un sistema lineare di cerniera nord sud tra il territorio e la città stessa, che vede protagonista la nuova pista ciclabile alberata e aggrega lungo la sua struttura elementi spaziali (piazze, edifici pubblici, aree di sosta, aperture verso il territorio, ecc.) e funzionali che definiscono le nuove modalità di vita sociale all’interno del tessuto urbano esistente.
La Piazza del Comune in questo sistema socioculturale in ridefinizione sintetizza una ricchezza di funzioni e simbologie di primo piano per la città che ne animeranno le giornate rendendola protagonista: dagli eventi speciali (concerto primo maggio, Natale), agli appuntamenti settimanali (mercato), alla quotidianità reiterata, la piazza sarà animata nelle sue pieghe e negli ampi spazi aperti secondo una calendarizzazione e una frequenza variabili.
Una detrazione al significato simbolico di questo luogo è stata l’eliminazione dei nomi dei 40 Comuni dalle pietre che ne compongono la pavimentazione in un alternanza tra chiaro e scuro dei materiali impiegati: cemento architettonico e pietra di matraia per gli inserti. Fortunatamente la fontana, simbolo dell’acqua che rende ricco questo territorio non è stata tagliata via anch’essa.
La vegetazione dal margine fluido del flusso ciclabile e carrabile al sistema di risalita che si arrampica all’architettura assume un carattere variabile dall’asèetto più “urbano” nella parte lungo strada e più agricolo nella scalinata che da accesso agli uffici comunali.
Le parole chiave usate per definire l’intervento nella relazione del verde sono state fruibilità e godimento. Noi aggiungeremmo anche facilità e basso costo di manutenzione.
A questo scopo si è consigliata e usata una mescola di sementi per realizzare prati rustici e fioritiche hanno un ridotto bisogno di sfalci e di risorsa idrica.
Dati
Tipologia: Concorso di idee “Masterplan Capannori città, una Comunità Quaranta Paesi”
Luogo: Capannori (LU) – 2016
Stato: Terzo Premio
Promoter
Comune di Capannori (LU)
Categoria
Landscape, Architecture