La forma contemporanea dello spazio urbano e le nuove classi di valore che lo caratterizzano attraverso le “cronache” emotive dei luoghi della fuga di ognuno di noi.

Siena scompare lasciando spazio ad un arcipelago di isole nel mare.

Progetto ideato e sviluppato dall’Atelier di paesaggio Arscape: A. De Comite, R.Bonadio
Con la collaborazione di:
Caterina Cipriani (designer)
Valentina De Comite (musica e suoni, foto)
Agathe Rosa (architetto)

 

Intro

Ognuno di noi ha dei paesaggi in cui fuggire anche solo metaforicamente, luoghi che identificano nella sua mente la libertà o il ritorno ad un’epoca della propria vita o ad una dimensione emotiva unica, “felice”, rilassante, identitaria. Scavare nella memoria e lavorare alla creazione mentale di spazi contemporanei della fuga, del sogno e della socialità alternativa a quelle riconosciute e di lunga tradizione (a Siena le contrade ad esempio) può generare mappe collettive in grado di costruire immagini inedite della città.”

Il progetto elaborato nel 2015 per la settimana VERSO, di Arte e Architettura Contemporanea deriva dalla necessità di avvicinarsi alla comprensione della forma percepita della città, al modo in cui la gente ne occupa gli spazi, li utilizza e se ne appropria. 

La ricerca elaborata attinge e fonde paesaggio, arte, antropologia, design, sociologia e architettura, e si sviluppa nell’ambito delle cosiddette topografie invisibili, attraverso cui si interpreta il paesaggio nella sua accezione più contemporanea, lontana da una dimensione puramente fisica, contemplativa e permeata di valori umanistici e fenomenologici, legata com’è alla percezione e all’azione delle persone sul territorio in cui vivono, sia che si tratti delle aree urbanizzate, che di quelle agricole o “naturali”. 

In questa visione il paesaggio determina, racconta, scrive nelle memorie e nelle esperienze delle popolazioni che accoglie, il senso dei luoghi, l’appartenenza ad essi e la loro identità. Si veste di nuovi significati non più oggettivi, tangibili, ma anche soggettivi e pertanto invisibili, legati alla percezione, alla memoria, all’esperienza e alla sensibilità dei singoli.

I risultati raggiunti durante questa breve start up, sviluppata nei mesi estivi, con l’aiuto di un gruppo di lavoro eterogeneo composto da  architetti, paesaggisti, sociologi, un musicista e un web designer, su un campione di circa 150 persone attinte tra residenti nel centro storico e nelle periferie senesi,  lavoratori pendolari, studenti e utenti abituali della città, ci ha permesso di elaborare cartograficamente la tendenza nell’uso e interpretazione nonchè la forma dello spazio pubblico a Siena.

Partendo dalle risposte di ognuno alla domanda “Qual’è il luogo della fuga nella Siena odierna”, si sono indagati i nuovi flussi mentali e fisici nella città, e anche << i cambiamenti che non necessariamente lasciano tracce nell’uso del suolo, ma che possono avere un grave impatto sul paesaggio (esplorare la dimensione immateriale delle trasformazioni); documentare il conflitto tra diverse immagini della realtà, tra pratiche o attività diverse che condividono il medesimo spazio (esplorare la dimensione conflittuale del paesaggio); rappresentare i processi di affermazione di nuovi paesaggi e comunicare con gli operatori territoriali>>. 

La modalità scelta per la raccolta dei dati (un taccuino tascabile consegnato per due settimane ad ogni partecipante) che ci è servito ad indurre un rallentamento di ciasuno rispetto ai ritmi del quotidiano per poter riflettere su se stessi in maniera poetica, fuori dagli schemi e dalle maschere che spesso si indossano, per riappropriarsi di spazi segreti anche dimenticati ma fondamentali nel racconto dell’identità e della forma di una città, ci ha permesso di valutare lo stato di fatto della percezione collettiva e il livello di consapevolezza rispetto ai sistemi di valore legati al paesaggio. 

Ogni taccuino letto, analizzato sintetizzato in concetti chiave ha definito la prima mappa di valore nella quale ogni persona lasciava affiorare tra le pagine un luogo mentale che secondo canali di coscienza sommersi (I fili arancioni della mappa con le barche a vela), come nella Siena sotterranea, ritrovavano la luce in specifici punti della città in altrettanto specifici orari, stati di uso, luce e stagioni sgorgando in quel punto con un nuovo carico di valori inediti. Non più solo il bello o il brutto generici ma l’orizzonte, la calma, I cieli notturni, il silenzio, l’approdo, lo scambio, il suono delle vite nascoste nelle case e così via.

La città nel racconto dei partecipanti si è smaterializzata assumento l’aspetto di isole con caratteristiche dominanti, ciascuna con una sua dimensione e una possibile relazione concettuale con le altre parti di città ancora emerse, disegnando una serie di rotte di percorrenza tematiche che permettono di attraversare e conoscere la città in maniera meno sbrigativa e superficiale ma in relazione alla sua essenza non percepibile se non attraverso l’esperienza di chi la vive e la ricostruisce giornalmente nella propria quotidianità.

Al di là delle varie ricerche e sperimentazioni pensate per ogni specifico territorio/città, la parte interessante di questo tipo di operazione è la possibilità di evidenziare punti critici o di conflitto, sistemi di valore che non coincidono e che generano pertanto dibattito.

Crediamo che la valutazione dello stato di fatto della percezione collettiva possa essere un passaggio interessante anche solo per valutare il livello di consapevolezza rispetto a quei sistemi di valore legati al paesaggio e alla loro evoluzione.

Ciò che risulta imprescindibile nella pratica progettuale è la necessità che ogni analisi dimostri una sua intenzionalità, che sia in grado di comunicare in forma strategica l’osservazione dei fenomeni o del carattere dei luoghi, questo sarà il nostro obbiettivo finale.

I materiali elaborati sono stati utilizzati nella stessa settimana di eventi all’interno di un workshop allo scopo di individuare  ulteriori possibili temi e direzioni d’analisi, allo scopo di interpretare

la “tendenzialità” di questo territorio, di costruire nuovi strumenti di riferimento per l’azione di programmazione/trasformazione dell’amministrazione e perchè la conoscenza di esperienze simili possa essere migliorata anche nell’ambito degli addetti ai lavori.

Dati

Tipologia: Progetto artistico con valenza paesaggistica all’interno della Settimana di Arte e Architettura Contemporanea “Verso”

Luogo: Siena-2015

Stato: realizzato

Promoter

Comune di Siena

Categoria

Landscape, Art, Design