Progetto: Atelier di Paesaggio ARscape (Arch. De Comite, Arch. Serpa), PTA Pisa, arch. G. Santi
Intro
Uno spazio che si pone come centrale nelle funzioni ed uso di un quartiere, identitario e cruciale nelle relazioni spaziali e di fruizione del medesimo, diviene estensione dell’intimità domestica, il giardino/terrazza che non tutti posseggono, la scena della quotidianità per le persone di varie età che in esso si incontrano, ascoltano, leggono, raccontano, pensano, giocano, in una parola socializzano e si appropriano di un pezzo di città che gli appartiene e attualmente appare abbandonato, evitato, inutilizzato.
A partire da una necessità espressa dal bando, di un controllo degli aspetti acustici del luogo, il progetto si sviluppa intorno al tema del suono come vero e proprio materiale incorporeo, al pari della luce e del colore. Ad oggi nel Largo Petrarca esistono superfici particolarmente riverberanti e con effetti di focalizzazione derivanti dall’inclinazione delle pareti dei palazzi più alti. I venti prevalenti in direzione Est – Ovest canalizzano dall’esterno i rumori cittadini, rumori principalmente veicolari che non esprimono valori sonori di particolare interesse.
La progettazione dello spazio, partendo quindi dalla componente acustica, non si limita al solo trattamento del “rumore”, nella sua componente puramente quantitativa; considera invece il suono nella sua componente estetica, qualitativa e ne recupera le sue valenze percettive e semantiche.
Il suono guida la composizione dello spazio, la scelta dei materiali, definendo la forma sonora urbana come un vero e proprio “Paesaggio Sonoro”, caratterizzato da soundmarks, e suoni dominanti. Il nuovo spazio sonoro non rinuncia alle sue peculiarità di spazio pubblico vissuto, ma ne addolcisce i contenuti utilizzando l’aspetto ludico del suono in un rapporto dialettico con gli elementi naturali, acqua e vento, a scapito della pervasività di un rumore diffuso ed amorfo quale quello veicolare di fondo.
l benessere generabile nella vita quotidiana da spazi pubblici dotati di aree verdi e asset ricreativi, è legato non solo alla loro capacità di generare ambienti ecologicamente evoluti e prestazionali dal punto di vista climatico, ma anche alla loro capacità di definire una “pausa” sonora e percettiva dal rumore della città. Così la progettazione di questo spazio urbano, si è sviluppata selezionando le sonorità da lasciare attive o accentuare (“suoni positivi”), rispetto a quelle da interrompere per un lasso di tempo o attutire, in modo da definire uno stato di piacevolezza e il bisogno/desiderio di fermarsi e sperimentarne le forme e le possibilità d’interpretazione ed uso. Il cervello umano è in grado nella quotidianità cittadina di estrapolare alcuni suoni, metterne in secondo piano altri, quasi escludendoli, per il nostro benessere.
La domanda pertanto è che tipo di suoni raccontano o devono raccontare gli spazi pubblici piuttosto che quali sono le loro incidenze quantitative in termini di decibel. E’ possibile creare un suono della città non semplicemente più tranquillo ma realmente più piacevole? Producendo uno spartito musicale di suoni riconosciuti come piacevoli dal nostro cervello, spesso connessi alla natura (fruscio delle foglie al vento, il suono dell’acqua che scorre lentamente, gli uccellini tra i rami), accentuandone la presenza all’interno dello spazio urbano, si mettono in secondo piano quelli riconosciuti come disturbanti. Se poi si associa a questo disegno del suono positivo, il disegno dello spazio pubblico con modalità di riduzione del riverbero dei suoni prodotti al suo interno e del loro contenimento, attraverso la forma dello spazio a volume 0 e attraverso i suoi materiali, ci si avvicina alla creazione di quel luogo sospeso che si cerca nelle città e può caratterizzare un miglioramento reale in termini di benessere e di esperienza quotidiana all’interno di essa.
AZIONI SPECIFICHE
L’utilizzo di pali “attivi”, di alberi e di piccole colline di terra inerbite sui bordi, permette di mitigare il rumore veicolare esterno creando barriere soft all’ingresso della piazza ed allo stesso tempo di assorbire riducendolo, il “rumore” interno.
Il posizionamento a spirale degli ingressi sulla piazza, spostati rispetto agli accessi attuali delle vie perimetrali, evita la creazione di “corridoi del rumore”. La riduzione delle superfici riverberanti (suolo fonoassorbente, modellazione del terreno, uso di inserti in legno nelle sedute in cls preformato), l’utilizzo di elementi ludici (pali attivi e reattivi che sfruttano il vento che fluisce in direzione Est Ovest, uso dell’acqua in movimento) e naturali (fruscio degli alberi e canto degli uccellini) permettono l’introduzione di nuovi suoni a contorno ed di ottenere effetti di mascheramento dei rumori ubiquitari molesti.
Per attenuare l’effetto “isola di calore” oltre al trattamento vegetale, è stato introdotto il tema dell’acqua, attraverso la realizzazione di uno specchio d’acqua (con salto di quota per accentuarne il rumore) e giochi d’acqua, posizionata nella parte più soleggiata e di difficile ombreggiatura. Inoltre sono state introdotte delle “linee d’acqua e luce” costituite da canali di raccolta delle acque meteoriche a fessura, illuminati da strip led che rimandano alla presenza del vecchio acquedotto Mediceo. La pavimentazione si realizzerà in Calcestruzzo drenante pigmentato nelle tonalità terrose chiare, con alta capacità drenante, fonoassorbente e di mitigazione dell’effetto isola di calore grazie sia al colore chiaro ma soprattutto alla struttura fortemente porosa della miscela che riduce l’assorbimento di calore rispetto ad altri conglomerati e contiene le temperature delle zone di pavimentazione esposte al sole. Si tratta di un materiale che inoltre non richiede pose a caldo inquinanti, resiste alle gelate, è carrabile e necessita di bassa manutenzione mantenendo invariate le proprie caratteristiche fisico meccaniche nel tempo. Accanto a questo materiale si useranno il legno per le sedute con inserti in corrispondenza delle spalliere per garantire maggiore comfort d’uso e un abbattimento del riverbero. Sono stati individuati due lotti di progetto: il lotto 1 oggetto del presente bando ed il lotto 2, fuori bando, che prevede la sistemazione dell’area circostante al lotto 1. Per il lotto 2 abbiamo quantificato sommariamente un importo d’intervento pari a 260.000 euro. I parcheggi sono stati riorganizzati (lotto 2) e il traffico veicolare è stato spostato all’esterno del perimetro mantenendo comunque l’accesso ai mezzi di servizio e soccorso.
Il progetto introduce nuove relazioni con il quartiere, con gli edifici commerciali e gli edifici e spazi pubblici esistenti; in particolare l’edificio della circoscrizione baricentrico tra il sistema commerciale e il sistema ludico/ricreativo, diventa fulcro dell’intera composizione e viene valorizzato, esaltandone la sua funzione pubblica. Si introduce di uno spazio verde attrezzato aperto sulla piazza ed in continuità con essa, sul fronte principale della circoscrizione e con gli edifici commerciali sul lato ovest della stessa.
Dati
Tipologia: Concorso di progettazione
Luogo: Pisa, Italia (2018)
Stato: Menzione d’onore
Promoter
Comune di Pisa
Categoria
Landscape, Architecture, Design