Arscape in collaborazione con il centro culturale Mixart
Intro
Via Giovanni Bovio è una via di Pisa centralissima ma appartata, rispetto alla movimentata San Martino ed a Piazza Guerrazzi, uno degli snodi principali della città. La via ha un carattere specifico ed in mutamento grazie alle attività e dei luoghi di interesse che la animano: l’Imago, l’Agorà, il centro di restauro e riciclo AltroProgetto, una ceramista, le palestre della Provincia che ospitano scuole, attività sportive e campi solari, non ultimo il centro culturale Mixart.
Arrivando dal Lungarno colpiscono più di ogni altra cosa i ruderi della seconda guerra mondiale, lacerti di case invase dalla vegetazione che definiscono il nuovo prospetto sul fiume. Il ricordo dei bombardamenti e la necessità della memoria storica sono diventati degrado, in un contesto residenziale e culturale così centrale e attivo.
L’associazione Mixart nata nel 2014, al cui interno trovano spazio più di 40 associazioni, 1500 soci, due redazioni di giornale e artisti in residenza di differente provenienza, ha sin da subito dimostrato un’interazione attiva con il luogo e i suoi residenti, nella convinzione che un centro socio-culturale debba necessariamente e primariamente essere un punto di riferimento e di scambio con il quartiere, per aspirare poi ad esserlo per l’intera comunità.
Le persone che vivono MIxart arrivano costeggiando quelle case crollate affacciate sul lungarno e parcheggiano biciclette e motorini su una strada sterrata invasa dalla vegetazione dalla quale addentrandosi verso le mura disvela spazzatura, abbandono e un’altro rudere bellico divenuto una sorta di giardino segreto incolto e pericoloso. Da qui la connessione alle mura e al giardino Scotto è diretta e mediata da un immenso prato che in passato ha ospitato anche alcune manifestazioni collettive cittadine ma ora versa anch’esso in stato di abbandono e degrado.
La collaborazione tra Mixart e Arscape si attiva a questo punto della vicenda di questi luoghi e sulla scia di un sogno oltre che di una presa di coscienza politica: riabilitare un bene pubblico con enormi potenzialità risvegliando la comunità residente e stimolando l’amministrazione a prendersi cura di un pezzo di città tanto rilevante quanto dimenticato.
La vecchia casa semi crollata diventerà un giardino produttivo in cui far crescere ortaggi, frutta e nuove tradizioni culturali: lo “square garden”. Il nome tratto dalla forma dello spazio ma anche in riferimento al ruolo centrale di un quadrato ufficiali in una nave, parla di un luogo per la programmazione e la progettazione delle attività come anche della convivialità rilassata e quotidiana.
L’obiettivo di aprirlo il 25 aprile del 2015 per farlo conoscere alla città e stimolare la collaborazione attiva di volontari residenti e non è deragliata nelle pieghe di una burocrazia asfittica e improduttiva. Unico risultato raggiunto con grande determinazione la variante urbanistica che ha cambiato la destinazione d’uso dello spazio da parcheggio a verde attrezzato per concentrare le aree di sosta verso il lungarno al posto dei due ruderi più grandi.
In questo modo si aprirà un corridoio verde, pedonale e ciclabile, dall’Arno verso l’interno con lo square garden come fulcro tra il fiume e le mura del Giardino Scotto, uno spazio continuo in cui le attività dell’associazione si mescoleranno con quelle progettate dalla comunità (mercati rionali, proiezioni di film all’aperto, aree studio e lettura, giochi per bambini, spiaggia in città, spazi semicoperti per attività ludico-didattiche, uno spazio ristoro in cui consumare prodotti dell’orto urbano.
Dati
Tipologia: Proposta di modifica alla variante al Regolamento Urbanistico, ambito dell’Isolato Bastione Sangallo
Luogo: Pisa – 2015
Stato: eseguito
Categoria
Landscape