Interpretare lo spazio, stabilire relazioni, non rinunciare alla contemporaneità e alla tecnologia. L’approccio alla progettazione del confine tra mare, infrastruttura portuale e la cosiddetta “seconda costa”, spesso indefinito brano di territorio con un altissimo grado di fragilità e assenza di carattere,  è stato minuzioso e puntuale, alla ricerca del superamento di barriere precostituite (box auto, diga di sopraflutto, progetti pregressi ormai datati) e identità spaziali e culturali mai cercate negli anni.

Studio d’architettura Andrea Milani (collaboratori Tiziana Capitani, Annunziata De Comite, Francesco Terzuoli). 

Intro

L’intervento comprende la lunga diga foranea di 750 metri, sei pontili fissi e tre mobili per 600 imbarcazioni, la passeggiata verde, che funge da mediazione tra l’area portuale e la città, la grande banchina sulla quale sono disposti il cantiere navale, il “borgo” dei servizi e l’edificio direzione e controllo. 

Il progetto realizzato sostituisce una proposta precedente, realizzata da un altro gruppo di progettisti, che proponeva la creazione di una sorta di borgo medievale, organizzato in maniera “spontanea” intorno ad una piazza-corte priva di ogni relazione con il mare; l’edificio direzione e controllo doveva apparire quasi parodistico, se ha spinto la Soprintendenza di Pisa a pretendere «una semplificazione delle linee architettoniche che ne attenui la caratterizzazione di una torre di avvistamento costiera». 

Concepito come traguardo visivo della passeggiata lungo la banchina, l’edificio direzione e controllo del porto è definito dall’intersezione di due parallelepipedi. Il corpo verticale della torre, in cemento a vista, sembra quasi conficcato nel terreno; il fronte verso il porto è configurato come una sorta di massiccio portale aperto verso l’esterno, con la possibilità di affacci panoramici a diversi livelli che prolungano e concludono lo spazio pubblico della passeggiata e della piazza. Per converso il volume orizzontale degli uffici sembra sospeso da terra; sollevato di tre metri e mezzo, è sostenuto da un lato dalla struttura della torre e dall’altro da un plinto cementizio”smaterializzato” dalla tinteggiatura in vernice nera. Questa parte della costruzione è realizzata con una tecnica “leggera”: un telaio modulare in acciaio, tamponato con superfici vetrate continue protette esternamente da un sistema di lamelle orizzontali, parte in laterizio e parte in metallo. Questa “pelle” conferisce alla costruzione un carattere ambivalente: tanto leggero quanto impenetrabile alla vista durante il giorno, il volume degli edifici si trasforma di notte in una sorta di lanterna luminosa, divenendo anch’esso un elemento segnaletico.

Gli stessi elementi costruttivi (telai e superfici in cemento colorato, frangisole in laterizio e metallo) sono utilizzati per gli edifici del “borgo”. Negando l’impostazione del primo progetto, i volumi sono disposti in fasce parallele, con leggeri sfalsamenti volti a produrre effetti d’ombra, e definiscono una piazza aperta verso il porto e il mare. Una particolare attenzione è stata riservata alla definizione del fronte verso la passeggiata sulla banchina, articolato da portici pedonali e terrazze.

Il contraltare di questa passeggiata lungo mare è la passeggiata verde, elemento in cui questa spinta dal mare alla città si distende nela dimensione longitudinale del porto e aggancia in un dialogo serrato i singoli affacci privati e le viuzze alle sue spalle, per ridare protagonismo alla città.

La scelta di avere organizzato lo spazio su due livelli pedonali con tre sistemi di vasce verdi a quote variabili ha consentito di smorzare la cesura altimetrica verso l’area residenziale e di poter creare nuove occasioni inedite per l’uso del porto da parte dei cittadini residenti: mercati settimanali o sagre (grazie alla dotazione di punti luce e acqua), piccoli eventi collettivi e concerti nell’auditorium in legno, giochi da strada per bambini e rilassate chiacchere al calar della sera coi profumi della macchia mediterranea sulle basse sedute longitudinali.

Dati

Tipologia: Porto turistico

Luogo: Rosignano Marittima, Livorno – 2005

Stato: completo

Cliente

Teseco

Categoria

Architecture-Landscape